Migranti in Gran Bretagna, linea dura del ministro Patel, figlia di indiani: carcere e per gli scafisti ergastolo

Migranti, altro che porte aperte in Gran Bretagna. I politici italiani girano, con ben poco successo, per l’Europa, sostenendo il dovere dell’accoglienza dei clandestini e dei migranti in genere. Con alle spalle la pelosa carità dei vari enti assistenziali.

Gli inglesi invece fanno la faccia feroce e minacciano di spedirli in carcere, come riferisce Giampaolo Scacchi citando il Daily Mail.

La cosa fa impressione, anche perché a sostenere la linea dura c’è la figlia di immigranti indiani, il ministro dell’Interno Priti Patel.

Con la Brexit, il Regno Unito aveva promesso una linea dura contro l’immigrazione irregolare. In base alle nuove leggi presentate da Priti Patel, ministro degli Interni i migranti che attraversano la Manica a bordo di piccole imbarcazioni all’arrivo sulle coste britanniche potrebbero essere arrestati.

Il disegno di legge considera un reato l’arrivo consapevole e illegale nel Regno Unito. Con la pena massima che passa da sei mesi di reclusione a quattro anni.
Una clausola amplierà il reato di accesso illegale in modo che includa l’arrivo, così come l’ingresso nel Regno Unito.

Migranti in carcere

L’iniziativa è stata progettata per consentire a coloro che vengono intercettati nelle acque territoriali del Regno Unito di essere condotti nel Paese così da essere perseguiti penalmente.

Leggi l’articolo completo di Giampaolo Scacchi